Intersignos – Aspectos de Louis Massignon y Henry Corbin
26 septembre 2015Trois articles ajoutés
9 décembre 2015Nell'Islam iranico. 2. Sohrawardī e i platonici di Persia
Autore di riferimento, nodo imprescindibile nella ricerca di un filone spirituale ininterotto che va dall’Iran mazdeo all’Iran shī’ita, per Corbin Sohrawardī è stato il pensatore più congeniale, un vero alterego. Le opere dello shaykh al-Ishraq sono infatti iniziazione a un percorso filosofico e spirituale, l’incontro immaginale ed ermeneutico con un Plato redivivus, “un Platone percepito nella luce del futuro”. La hikmat al-Ishraq, “sapienza orientale” e “filosofia illuminativa” si fa barzakh, “essere tra”, confluenza nella gnosi islamica di tradizioni e testimonianze mazdee, caldaiche ed ermetiste. Il tesoro degliIshraqīyun si consegna come lascito da riattivare attraverso un incontro personale, nei modi rappresentati simbolicamente dai Racconti mistici di Sohrawardī e così straordinariamente interpretati da Corbin in quest’opera.
Henry Corbin (1903-1978) è stato un fi losofo orientalista di enorme infl uenza nel pensiero contemporaneo. Con la sua opera monumentale di saggi e di edizioni critiche, ha rivoluzionato la nostra conoscenza del mondo islamico, facendoci riscoprire l’immenso tesoro spirituale e fi losofi co dell’Iran sciita. I suoi studi sono diventati punto di riferimento imprescindibile non solo per gli storici e i fi losofi delle religioni, e per chi si occupa del dialogo interculturale tra Oriente e Occidente, ma per tutti coloro che sono interessati a esplorare le ricche potenzialità della dimensione immaginale, di ciò che Corbin chiamava “mundus imaginalis”, chiave per comprendere ogni fenomeno religioso e ogni atto creativo. Tra le opere più famose, già tradotte da Mimesis: Il paradosso del monoteismo (2011), Nell’Islam iranico 1 (2012), Tempo ciclico e gnosi ismailita (2013), La Sophia eterna (2013). Sono in corso di pubblicazione gli altri due volumi che completano la summa Nell’Islam iranico.